Buon Natale ❤️

Giorni fa ho dato lo stesso appuntamento a tre pazienti. Dopo lo shock iniziale ho riflettuto su questo errore per me molto grave, perché ci sta darlo a due persone, può capitare, ma a tre indica proprio che bisogna fermarsi a osservare.

Ho sentito per un po’ la parte di me severa che me ne diceva di ogni e mi stava creando abbattimento.

Ma non le ho dato spazio.

L’ho ascoltata, mi sono scusata con le persone coinvolte e poi stop.

Io scelgo di mettere un limite al mio persecutore. Oggi non ha più spazio.

Ma non solo gli metto uno stop ma ingaggio anche la parte più amorevole di me per sostenermi e per incoraggiarmi.

Perché vi racconto il mio dialogo con le parti interne?

Perché per vivere in modo sereno bisogna imparare a farlo.

È stato riscontrato un aumento nell’assunzione di psicofarmaci nell’ultimo anno in Italia, soprattutto tra i più giovani (dai 15 ai 34 anni), parliamo di antidepressivi e di stabilizzanti dell’umore.

Farmaci che creano gli stessi meccanismi di assuefazione e dipendenza di una droga.

Ancora non esiste una cultura del lavoro psicologico su di sé, abbiamo un corso di formazione per tutto, ma guai ad andare dalla psicologa e dalla psicoterapeuta.

Capire e imparare a gestire il mentale e le emozioni è la cosa più importante per guidare la nostra persona in questa avventura che è la vita.

Le emozioni ci sono state date per capire noi stessi nel nostro ambiente e agire di conseguenza.

Ma se l’unica cosa che conoscete è l’ansia, c’è qualcosa che non va.

Se la vostra parte oscura vi obbliga a vivere continuamente in uno stato di allerta, attacco e difesa, c’è qualcosa che non va.

Se fate fatica a trovare il senso nella quotidianità, c’è qualcosa che non va.

Se avete problemi con tutti e sembra che tutti sbaglino con voi, c’è qualcosa che non va.

Potrei continuare con gli esempi ma credo siano sufficienti.

Ferite ne abbiamo tutti perché nessuno è stato amato in modo incondizionato e se siamo ancora analfabeti emotivi immaginate al tempo dei nostri nonni e genitori.

Ma ora è più difficile, ci sono troppi stimoli, troppi contenuti facilmente accessibili, i genitori lavorano entrambi e i giovani non hanno punti di riferimento strutturati e fermi.

Dobbiamo svegliarci!

Garantire un supporto emotivo a voi stessi e ai vostri figli sicuramente è più importante dell’ultimo modello delle Nike.

Le ferite che abbiamo sotto il tappeto continuano a succhiare energia e fin quando non le affronteremo, avremo sempre meno energia vitale a disposizione per il resto, perché parte viene prosciugata dal dolore (inconsapevolmente e continuamente).

Con affetto e gratitudine, buon Natale!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *