AMORE MIO

Amare ciò che risponde alle mie aspettative,
è semplice.
Amare ciò che mi conferma,
è facile.
Amare ciò che mi fa stare bene,
è semplice.
Ma il vero amore, quello che si innalza al cielo e oltrepassa le barriere dell’ego (la personalità) è sforzarsi di amare l’altro in tutti quei casi in cui non soddisfa le mie aspettative.
Si dice che quando desideriamo con purezza una storia d’amore significativa, la vita ci fa incontrare una persona che ci mette alla prova, una sorta di “stronzetto/a”, e se siamo disposti a indagare profondamente l’esistenza, i nostri personali abissi, proprio quello stronzetto sarà l’opportunità per conoscere un altro tipo di amore, meno materiale e più capace di ergersi al di là delle forme e delle soddisfazioni.
Se sono capace di amare lo stronzetto anche quando mi lascia, mi imbroglia o sceglie un’altra strada,
sarò pronta quando avrò la relazione significativa (che ho tanto desiderato) a stare nell’amore quando l’altro mi farà vedere la mia ombra, la mia fallibilità umana, la mia noia, il mio rifiuto, considerandole porte da attraversare e non da evitare.
Solo attraversando la mia sofferenza, la crisi, potrò accedere a una forma d’amore più adulta, meno reattiva e meno basata sulle illusioni.
Le crisi nelle relazioni sono opportunità per guardare più in profondità, per interrogarci sul nostro interno, per conoscerci, per migliorarci, ma solo se invece di reagire al dolore istantaneo, figlio della nostra storia, delle nostre ferite e delle identificazioni, saremmo capaci di scegliere l’osservazione silenziosa, la calma, il dialogo, la non-separazione.
In questo sguardo meditativo e non reattivo si potrà sapere – a un certo punto – cosa scegliere per sé.
In ogni caso avremmo colto il dono che quella crisi, sofferenza o problema è venuta/o a offrirci.
Buon Amore.

Foto: Valeria Cossu

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *